Zodiark (Capitolo O – Paragrafo I) – Red

Salve lettori! 
Come Fusco ha annunciato, da oggi partirò a pubblicare con scadenza settimanale un mio mondo fantasy che da anni alberga nella mia testa e che finalmente ha trovato il modo di esprimersi attraverso la scrittura.
Il suo titolo è “Zodiark” ed ha all’incirca la stessa età del racconto “Eroi nel vento” del mio collega Fusco. E’ un mondo in cui ogni cosa che è capitata ad un gruppo di amici di cui io e Fusco facciamo parte, verrà trattata in maniera Fantasy, con riferimenti a strani poteri. E’ in definitiva una mia interpretazione di ciò che ho vissuto e potrà capitare che certi nomi siano simili tra il mio racconto e quello di Fusco.

Buona lettura e buon divertimento!

ZODIARK

O – I

Salve a tutti, sono Red e sono un cantastorie del continente emerso, incaricato ufficialmente dalla congrega degli stati a raccontare la storia di come il mondo che noi tutti conosciamo è stato salvato dal Flagello.

Questa che vi andrò a raccontare è la storia della banda dello “Zodiark”, famosa in tutto il continente emerso per le sue imprese eroiche e per l’aver salvato tutti noi.
Questa è la storia di una banda di prodi avventurieri e guerrieri che armati di coraggio e spavalderia hanno sfidato e sconfitto il Flagello.

 

XXX\XXXX: Le Origini

Tutto ebbe inizio nella remota isola di Montaltino nell’anno X8481, conosciuto come l’anno delle stelle. In quest’isola nel giorno 242 furono dati alla luce: Hira – figlio di Manses “Il Mangiapietre”, Re dei “Nativi” – e Janil – figlio di Defax “Il Buono”, Re degli “Estranei”.
Però prima di parlarvi di coloro che hanno fondato la banda dello Zodiark, vorrei focalizzarmi sulle loro origini e sul perché l’anno X848 è stato definito come l’anno delle stelle. Ci metterò un po’ perché non voglio omettervi nessun dettaglio in merito alle origini di Janil e Hira.

L’isola di Montaltino è un’isola, situata all’estremo Nord del continente emerso, dalla forma quantomeno insolita per una formazione naturale, perché ha la forma di un cerchio perfetto. Al suo interno si trova una catena montuosa alta circa 2000mt. che correndo lungo un diametro immaginario divide in maniera equa l’isola, andando a formare così una metà Orientale e una metà Occidentale.
La particolarità di quest’isola è la netta differenza climatica delle due metà, perché assecondando uno dei migliori disegni della natura, la catena montuosa, nota come la catena del Merz-Lopoze, corre lungo la linea del meridiano eterno3, ponendo così a Ovest  la regione climatica arida e secca, e a Est la regione a clima temperato e umido.
Quindi dal lato orientale potremmo trovare una vegetazione rigogliosa piena di alberi da frutta, ricca di boschi, laghi, piccoli fiumi e un habitat ideale per la maggior parte delle specie animali sia di piccola taglia che di grossa taglia. Mentre dal lato occidentale troveremo un’infinita distesa di sabbia con dune alte anche 200mt, rarissime oasi e un habitat che pone delle condizioni estreme alla vita stessa.
Fin dalle prime testimonianze storiche dell’isola notiamo che il primo popolo di cui si ha traccia sono i “Nativi” e come si può dedurre dal nome, sono una popolazione endemica dell’isola. Originari della metà orientale di quest’isola, hanno sempre vissuto in un eden per via della disponibilità di cibo e di prede vive. Grazie a questa disponibilità la loro forza e la loro corporatura è andata crescendo di generazioni in generazioni andando a modellare il fisico dei “Nativi”, creando così i presupposti di un perfetto guerriero, dotato di forza sovraumana e di costituzione massiccia. Spiccato è il loro senso della battaglia e la velocità di prendere azioni in maniera istintiva perché sottoposti continuamente allo stress di poter essere cacciati dai predatori di grossa taglia che governano l’isola, infatti per potersi difendere da attacchi improvvisi vivono in modo frenetico, divorando qualunque cosa si presenti davanti ai loro occhi, perché il domani per loro non è mai una certezza4.
Il Re governa sul popolo attraverso una vera e propria tirannia, la sua carica dura per tutta la vita e alla sua morte ci si affida a delle elezioni, che sono uniche in tutto il continente emerso perché si basano su un torneo di arti marziali, in cui il vincitore diventa automaticamente il nuovo Re.
Le loro donne sono conosciute come le più belle, le più seducenti e le più ambite del continente emerso, infatti si narra che all’interno delle foreste della metà orientale ci siano delle terme uniche che donano bellezza eterna a chi si immerge. Peccato però che funzioni solo per chi ha discendenza “Nativa”.
Data l’abbondanza di bellezza da parte dei guerrieri e delle donne e data la natura istintiva del popolo, si preferisce non formare coppie ma vivere in un assoluto clima di condivisione sessuale senza perdersi in gelosia, invidia e in un sentimento così futile come l’amore. Solo al Re è affidata la più bella delle donne come una vera e propria moglie, avendo così nella famiglia reale un simbolo di potere e di prosperità.
Come popolo di guerrieri non usano armi in genere perché fin dall’antichità nessun arma ha retto il confronto con la loro forza bruta, quindi si sono dedicati a sviluppare uno stile di combattimento che ricorda i diversi predatori, come una specie di kung fu, ma molto più incentrato sulla ferocia e sulla forza.
Sono soliti andarsene in giro con solo degli stracci che coprono le loro parti intime perché qualunque vestito potrebbe intralciare i loro movimenti.
Abili musicisti per il loro estro e il loro affidarsi all’istinto si radunano ogni sera per poter festeggiare un altro giorno di sopravvivenza.

Gli “estranei” invece sono un popolo di origini più recente venuti per colonizzare la metà arida dell’isola. Dotati di un’intelligenza superiore alla norma, si presume che in origine tutti gli estranei siano stati personaggi illustri e celebri, per la loro intelligenza e saggezza, dei diversi stati dell’Ovest e dell’Est e siano andati a colonizzare questo paese estremo e desolato per poter creare uno stato ideale in cui potevano provare e applicare le loro scoperte, senza dover chiedere a nessuno l’autorizzazione e senza avere la costante paura di essere malmenati da qualcuno più forte di loro.
Di natura sono di costituzione debole e prediligono concentrare la loro vita nello studio e nella sua applicazione. Grazie alle loro scoperte sono riusciti a trovare un modo per vivere in condizioni così estreme, infatti nelle ore più calde della giornata si può dire che siano più lenti di una lumaca, una particolare applicazione della fisiologia umana, in cui secondo i loro studi, più lenti si va e meno energie si consumano. Tutto questo però fa da contorno al loro più grande pregio, ovvero delle doti psichiche, sviluppate dopo anni e anni di concentrazione, capaci di canalizzare le poche energie che hanno senza sprechi e capaci di abbattere qualunque debolezza umana, come il senso della fame o la perdita di concentrazione, infatti sono capaci di restare svegli anche per giorni interi, senza subirne effetti collaterali.
L’unico alimento che mangiano e che portano sempre con se, è una piccola bottiglietta di acqua contenente un principio attivo tipico delle poche piante che vivono nella regione arida, che se assunto in piccolissime quantità, porta il loro corpo a ricevere nutrimento direttamente dal sole.
Basano la loro politica su una monarchia simbolica, in quanto tutti posso decidere qualcosa in modo molto democratico, perché tutti pensano continuamente al bene del popolo, mentre il Re altri non è che la persona più saggia e intelligente tra il popolo, e finisce il suo mandato solo quando un’altra persona ha più merito di lui.
Seppur molto deboli nel combattimento prediligono l’uso di un arma molto antica come la Katana perché tra le tante armi è quella più raffinata ed elegante, e con la conoscenza che hanno dell’anatomia possono uccidere con un solo colpo.
Ognuno di loro indossa una tunica di colore diverso, in base al grado di intelligenza, e la particolarità di questa tunica è il mantenere sempre al fresco chi la indossa. Anche le donne indossano questa tunica che lascia scoperti solo gli occhi, infatti oltre ad essere fonte di freschezza, la tunica non provoca il benché minimo accenno di attrazione tra la gente del popolo, perché si è arrivati alla concezione che qualunque forma di bellezza, sia essa maschile o femminile, può indurre a distrazione delle menti così brillanti e dedite allo studio. Però tra gli “Estranei” possiamo trovare vere e proprie coppie fedeli per tutta la vita e monogame, che basano il loro rapporto su una specie di attrazione mentale che porta a scegliere il proprio compagno in base alle sue qualità intellettive e al suo campo di applicazione.

Tra le due fazioni ci sono sempre stati dissapori perché i “Nativi” hanno sempre pensato che seppur disabitata la metà occidentale apparteneva a loro di diritto e di conseguenza nessuno si sarebbe dovuto permettere di colonizzare quella parte di terra, mentre gli “Estranei” hanno odiato fin da subito quello spreco assurdo di risorse naturali. Fortunatamente non si è mai arrivati allo scontro perché gli “Estranei” sanno di essere troppo deboli e di non poter vincere nessuna guerra contro i rivali, mentre i “Nativi” sono troppo orgogliosi per potersi battere con un popolo così debole fisicamente, perché si può dire di un “Nativo” che sia un burbero, rude e propenso alle risse, ma non si potrebbe mai dire che non sia un guerriero onorevole che combatte contro gente che non è alla sua altezza.

RED

 

NOTE

1) Nel continente emerso gli anni vengono contati a partire dall’anno X000, anno in cui venne fondato il primo stato del continente emerso, ovvero lo stato centrale di Raka

2) I giorni dell’anno vengono contati dal giorno 1 al giorno 343, senza distinzioni in mesi e settimane, in quanto le stagioni non variano ma sono fisse per ogni stato e continente.

3) Geograficamente parlando il meridiano eterno divide in due il continente emerso, perché divide la regione temperata, l’Est, dalla regione arida, l’Ovest. E trova il proprio culmine nel Polo Nord che è situato più a Nord dell’isola di Montaltino di un centinaio di Km.

4) Motto del popolo dei “Nativi”

 


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